sabato 31 maggio 2008

LA LETTERA DI JEELANI

«Chiedo cortesemente che i tifosi livornesi vengano messi al corrente di questo mio scritto. Mi rattrista il fatto di non poter partecipare all’incontro che si svolge oggi pomeriggio a Livorno, sono estremamente grato per i ricordi bellissimi che ho della città e della gente, soprattutto per il sostegno fedele dei tifosi, che non è mai mancato. Ricorderò sempre Livorno, la porto nel cuore. Le circostanze quest’anno non mi permettono di viaggiare all’estero ma entro dicembre tutte le questioni legali non risolte verranno chiarite e spero proprio di potervi riabbracciare e di riaccendere alcune delle memorie legate ai giorni passati con voi. Alessio Bianchi, non ho parole per ringraziarti di tutto quello che hai fatto per rendere possibile questa stupenda iniziativa che ha avuto e avrà sicuramente un grande successo anche perché è nobile in quanto riguarda la raccolta di fondi per la ricerca sul cancro (leucemia). Ringrazio tutti per aver offerto ospitalità a mio figlio Azim, all’onorevole Gary Becker, sindaco di Racine (la mia bella città) e all’amico Donnie Snow assessore allo sport, parchi, ricreazioni e servizi culturali. Vorrei incoraggiarvi a continuare questo bel rapporto per giungere al gemellaggio tra le due città: sarebbe un’esperienza meravigliosa per tutti i nostri giovani, livornesi e americani. Ti aspetto con molto affetto».
“Il mostro” Abdul Jeelani


(tratta dal Tirreno del 31 maggio 2008)

Il riscaldamento della Libertas. Sempre più 39.

Sempre e per sempre. più 39.

IL DERBY 2008

LIVORNO. Le mura del PalaMacchia custodiscono gelosamente il tesoro della memoria. Ma appena vi mettono piede quelli che vent’anni fa erano i protagonisti del basket di casa nostra, allora lo storico scrigno di via Allende torna a splendere e rivelare il suo prezioso contenuto. La combinazione per aprirlo sono i volti e gli sfottò di un tempo, gli abbracci e i sorrisi ritrovati, il sudore e le lacrime contenute stento. Anche se solo per qualche ora, il derby amarcord è tornato a sprigionare qualche scintilla dell’antica magia. E la stella che ha brillato più di tutti è stata quella di Raf Addison. «Ero nervoso, sentivo di dover ricambiare le aspettative della gente che mi vuole bene. Ho avuto un po’ di timore di deluderla. Ma alla fine è andata bene». «Ho avuto un po’ di timore di deluderla. Ma alla fine è andata bene. Questa giornata è diventata il ricordo più bello che mi lega a Livorno», confessa il “pittore”, visibilmente emozionato dopo aver ricevuto il premio come miglior giocatore ed essersi concesso anima e corpo all’inevitabile bagno di folla del popolo dei nostalgici piellini. «Adesso ho ricordato cosa provavo l’ultimo giorno prima di lasciare, attangaliato da più di un dubbio sul fatto se avessi optato per la scelta giusta - racconta il ritrovato numero 20 biancoblù - Sentivo giusto dover fare questo viaggio nella memoria: non ho più rimpianti». Sempre sulla sponda vincente, altre tre vecchie glorie assenti nell’edizione 2007, hanno potuto emozionarsi alla loro prima ‘seconda volta’. «Qui ho vissuto la stagione migliore della carriera. A Livorno devo moltissimo - commenta Luca Silvestrin, ora consulente finanziario ma attivo sino a 36 anni (ha chiuso a casa a Venezia) e spinto a partecipare dal compagno Lanza - Sembra di aver giocato su questo campo solo ieri». Cerca di trattenere l’emozione invece Letterio Visigalli: «Da qui sono passato 25 anni fa, ma i livornesi hanno ancora il carattere e la pazzia di un tempo. E poi è bello vedere che mentre passi per strada, qualcuno ti saluta e ti ricorda ancora: significa che ho lasciato qualche buon ricordo». Anche Carlo Della Valle, play dell’era Rapident, ha spinto per esserci a tutti i costi: «Alla Pielle ho passato il primo anno lontano da casa, a 19 anni. Un’esperienza importante della mia vita». Un derby da dimenticare invece per la Libertas ed il suo simbolo, Alessandro Fantozzi, beccato puntualmente come da tradizione dalla tifoseria cugina. «La loro panchina più lunga ha fatto la differenza: quando giochi tra ex giocatori, avere più soluzioni a disposizione è indispensabile» è l’analisi post gara del regista gialloblù, uscito in anticipo per un risentimento muscolare. Chi ha vinto sicuramente è invece la delegazione di Racine. Si sono divertiti il sindaco e l’assessore allo sport della città del Wisconsin: Gary Becker e Donnie Snow hanno fatto le veci dell’assente forzato Jeelani, a cui la curva libertassina ha dedicato nonostante tutto una simbolica gigantografia. «Non capita spesso di vedere tanto entusiasmo per una festa di sport con protagonisti ultra 40enni. Stiamo pensando a un gemellaggio tra le due città». Magari una buona occasione per rivedere prossimamente un altro pezzo di storia del basket di casa nostra come il mitico Abdul.
Andrea Puccini

LIBERTAS PALLACANESTRO47 69 LIBERTAS: De Raffaele 5, Fantozzi 21, Ceccarini 2, Carera 8, Tedeschi 2, Raugi 1, Forti 6, Giusti, - Mori 2, Bufalini. Ne: Tonut. Allenatori: Cardaioli, Bucci, Suggi.: PALLACANESTRO: Dell’Agnello 13, Albertazzi 6, Addison - 20, Della Valle 12, Minto 9, Burgalassi 3, Lanza 3, Silvestrin, Creati,Visigalli, Aldi, Grasselli, Graziani, Creati, Pucci. Ne: Bonaccorsi, Pellacani. Allenatori: Sacco, Di Vincenzo, Cianfrini. ARBITRI: Giusti, Nevini, Salvucci, Picchioni, Frigoli, Mazzanti, Murziani, Turbati, Sassi. NOTE - Tiri liberi: Libertas 15/31, Pallacanestro 14/25. Tecnico a Lanza. Si è giocato con due tempi di 15’. Parziali: 35-34, 47-69. Spettatori: 2800.di Renzo Marmugi LIVORNO. Ci sono amori che non si ricordano, baci che non si dimenticano e nostalgie che non si curano. Come quella del popolo accorso ieri al PalaMacchia, malato cronico di “derbyte”: duemilaottocento persone, e solo perché le autorità avevano ridotto la capienza. Nella seconda edizione della sfida revival tra Libertas e Pallacanestro, organizzata dalla onlus “Insieme per la Vita”, stesso copione di un anno prima, stesse facce, stessa passione. Gente delle curve che vent’anni dopo canta ancora “Enichem” e “Allibert”, incurante che sul parquet si muovano i ricordi, statuine del presepe e non giocatori del presente. Il tifo è da derby vero, l’impegno pure. E la Pallacanestro, rinforzata rispetto al 2007 da Raf Addison, si prende una rivincita con gli interessi. Il “pittore” segna 20 punti e mette quattro bombe da distanze siderali, la novità Della Valle dà una mano robusta (12 punti e tanto impegno in difesa), mentre la Libertas orfana di Abdul Jeelani ha una panchina ridotta all’osso e un solo lungo, Carera. Fantozzi la tiene in piedi finché può (19 punti nei primi 15’), poi all’ennesimo slalom in entrata fa una smorfia, si tocca una gamba e deve accomodarsi in panchina (risentimento muscolare), lasciando un vuoto incolmabile. «Roba da pazzi, queste cose possono succedere solo a Livorno», diceva alla fine Ezio Cardaioli, vecchio timoniere Libertas, il primo coach che portò Siena in serie A. «Vedere sugli spalti dei bambini che urlano e saltano per giocatori così vecchi e che non hanno mai visto è incredibile, segno che il virus gliel’hanno attaccato i loro genitori. Questa è proprio una città unica. Pensate, a Siena tanta gente non mi conosce nemmeno...». Non c’è niente da capire, certe sensazioni vanno solo vissute. Come la coreografia delle curve (anche se inferiore al 2007), certi eccessi (troppe palle di carta tirate sul parquet) e la voglia di vincere che questi guerrieri ossidati del parquet continuano a osservare come primo comandamento. Renzo Marmugi

tratto dal Tirreno del 31-5-2008

PIELLINI DI MERDA: VOLEVATE I VIDEO? ECCOLI!!! SEMPRE FORZA LIBERTAS!!

La libertas ha perso il derby. Sconfitta credo meritata, anche perchè nella pl erano a referto 21 giocatori, mentre nella LL 9! Purtroppo ha dovuto dare forfait anche il grande Tonut! bravi piellini, esultate oggi. Perchè da domani voi rimanete in serie D, mentre noi tenteremo la SCALATA VERSO LA B2!
Complimenti davvero poi al Bomba: ieri ha giocato la sua miglior partita della carriera........
Ora e sempre, FANTOZZI VOLA!!!!!
Ps: v'è garbato l'aeroplano di ieri?! Vi rode eh..?!

SERIE D, SERIE D, SERIE D, SERIE D!!!!!!!!!!!!!

venerdì 30 maggio 2008

Derby nostalgia, ci siamo

LIVORNO. Il D-day è arrivato. Sul calendario dei tanti nostalgici e appassionati della palla a spicchi, il gran giorno del derby amarcord di basket è finalmente tornato. Dopo la prima esperienza da brividi di un anno fa, torna l’occasione per rimettere piede sugli spalti dello storico PalaMacchia e soffiare via la polvere da sciarpe e striscioni. Che siano souvenir gialloblù Libertas o biancoblù Pallacanestro Livorno, poco importa. Quello che conterà sarà vivere di nuovo la passione di un tempo, a partire dalle ore 18 con l’antipasto del memorial Mantovani (di scena i coetanei dell’ex promessa scomparsa prematuramente) e poi a seguire con l’evento clou All Star Game tra le glorie del parquet degli anni ’80. Con la stessa intensità, anche se per un giorno soltanto. E con l’appendice della buona causa legata alla beneficenza: l’incasso (biglietteria aperta dalle 16), sarà girato dall’Associazione Insieme per la Vita ai reparti di pediatria di Livorno e Pisa.

C’era anche l’assessore allo sport Attilio D’Alesio, alla presentazione tenuta ieri. Un’occasione per celebrare anche il ritorno di Raf Addison in Italia. «L’amministrazione ha dato il proprio sostegno per allestire un evento non semplice da organizzare», ha ribadito D’Alesio che alle 12 riceverà in Comune la delegazione (sindaco e assessore allo sport) della città di Abdul Jeelani, Racine. Dedizione e del sacrificio per raggiungere risultati. Concordi anche i tre coach, pronti a rilanciare sull’argomento basket livornese con un occhio al futuro. Presenti Alberto Bucci e Vasco Suggi per la Libertas, Paolo Cianfrini (PL).

«Per riaccendere la passione, è fondamentale ricreare uno zoccolo duro a livello societario - sostiene Bucci - La differenza sta nel far sentire coinvolta la città: a quei tempi la gente era orgogliosa di essere livornese e seguiva le sorti della squadra indipentemente dal risultato». «Un discorso che funziona in teoria, ma difficile da applicare in un realtà dove gli imprenditori sono più propensi a regalare 10mila euro per essere poi lasciati in pace», ha ribattuto con pragmatismo Suggi. «Lo zoccolo duro deve coincidere anche con un’impronta labronica della squadra - pensa Cianfrini - Bisogna impegnarsi davvero per riportare in auge i nostri settori giovanili». (A.P.)

(foto e testo dal Tirreno del 3o maggio 2008)

giovedì 29 maggio 2008

Addison e i coach presentano il derby

LIVORNO. Fervono gli ultimi preparativi. Ormai il conto alla rovescia per l’operazione a cavallo tra l’amarcord e la beneficienza è giunto agli sgoccioli. Lo spettacolo del derby All Star Game 1980-’90 andrà in scena domani a partire dalle 18 al PalaMacchia. Già oggi è però in agenda una conferenza stampa alle 17.30, presso la sede del Coni provinciale di via Piemonte. Un appuntamento che rappresenta un gustoso antipasto, utile per presentare ufficialmente la manifestazione organizzata dall’associazione onlus “Insieme per la Vita” che destinerà l’incasso ai reparti pediatrici degli ospedali di Livorno e Pisa. La prevendita infatti ha già fatto registrare il boom di richieste, anche se la biglietteria domani sarà aperta sin dalle 16 e con la capienza ridotta a 2500 posti il tutto esaurito sembra praticamente scontato. Al fianco dei coach Bucci, Cianfrini e Sacco (presente malgrado le stampelle dopo una recente operazione al ginocchio), i tifosi più nostalgici potranno rivedere dal vivo Raf Addison. Il ‘pittore’, beniamino di sponda PL, sbarcherà infatti a Pisa già intorno alle 12. Cardaioli e Di Vincenzo, oltre al livornese Suggi, sono gli altri allenatori che comporranno il sestetto di storici timonieri e che arriveranno invece domani.


Il dvd. Ancora vive le incognite di Jeelani (la presenza del moro musulmano è ormai improbabile, anche se il resto della delegazione Usa dovrebbe presenziare) e Bonaccorsi (problemi alla schiena lo inducono a non giocare), gli organizzatori continuano a darsi da fare. Anche attraverso l’uscita di un dvd prodotto dalla VideoEvent e programmata per il 25 giugno in allegato con la nostra testata. Un souvenir ricco di immagini e contenuti anche extra partita (intervista doppia ai due idoli contrapposti Fantozzi-Bonaccorsi, idem per Addison e Jeelani) curati da Fausto Pianigiani e Nicola Verzoni. Per celebrare ancora quel decennio di basket indimenticabile.

Premio a Dell’Agnello. Questo venerdì il nostro ‘Sandrokan’ sarà uno dei protagonisti sul campo. Ma già nominato coach dell’anno da dirigenti, allenatori e capitani delle avversarie di Legadue dopo la salvezza conquistata alla guida della TDshop.it, Dell’Agnello riceverà una settimana dopo (6 giugno) il premio dalle mani del presidente Renzi. Scenario il palaTriccoli di Jesi, in occasione di gara tre della finale promozione tra i locali e Caserta. A.P.

(dal Tirreno del 29 maggio 2008)


ps: noi del blog non possiamo esserci alla conferenza stampa di oggi. Se qualche frequentatore del blog ci andasse non sarebbe male se riuscisse a mandarci qualche notizia fresca fresca. Grazie.

mercoledì 28 maggio 2008

E' ANCORA DERBY!!!!

Ragazzi, ci siamo! Tra poco rivivremo le emozioni del derby LL-Pl. Purtroppo non ci sarà il Bomba...anche stavolta i piellini avranno la scusa per giustificare una loro sconfitta!
Messaggio per Sua Maestà: stavolta non fare l'aeroplano all'inizio della partita.....fallo alla fine quando festeggeremo la vittoria, così avrà più gusto!!

Il pittore arriva domani. E la mano di maometto?

LIVORNO. Se la presenza sugli spalti di appassionati e coreografie di un tempo sono praticamente una certezza, resta però ancora qualche interrogativo sul derby amarcord di venerdì. Rischia infatti di perdere qualche pezzo illustre il secondo memorial intitolato al ricordo di Renato Quaglierini. Un evento che vivrà il clou alle 19.30, preceduto dall’antipasto delle 18 dedicato ad un altro personaggio della palla a spicchi prematuramente scomparso come Gianluca Mantovani (altre 3 “new entry” nelle selezioni Don Bosco-Libertas e PL-Giornalino, composte da ex-rookie delle classi 1969-70-71). Mentre Simone Lottici è già sicuro di dare forfait a malincuore visto l’impegno che lo attende sabato mattina a Porto San Giorgio con la sua formazione over 40, un altro paio di nomi di grido potrebbero non esserci. O almeno non indossare canotta, pantaloncini e scarpette per calcare il parquet dello storico PalaMacchia.
L’incognita più grande che pende sul roster della Libertas anni 1980-’90 è quella non ancora sciolta suo malgrado da Abdul Jeelani. Nella notte appena trascorsa (orario italiano ovviamente), il governatore dello stato del Wisconsin dove risiede attualmente l’ex campione anche di Dallas e Portland, dovrebbe comunque aver sciolto le riserve per la concessione del passaporto. Una pratica bloccata a causa di problemi legali non meglio precisati e seguita passo per passo dagli organizzatori dell’All Star Game (l’associazione onlus “Insieme per la vita”, che devolverà l’incasso all’oncologia infantile degli ospedali di Pisa e Livorno) anche tramite i contatti con il consolato Usa di Firenze. Oggi quindi si saprà se Abdul potrà unirsi alla reunion, viaggiando al fianco del figlio Azim e e dell’assessore allo sport Donnie Snow, mentre il sindaco Gary Becker (la delegazione a stelle e strisce è attesa in Comune venerdì mattina per un ricevimento ufficiale) è già a Firenze per trovare alcuni amici.

Mentre nella malaugurata ipotesi negativa il black convertito all’Islam sarebbe intenzionato comunque a registrare un saluto via dvd ai vecchi supporter gialloblù, gli aficionados delle Triglie di via Cecconi rischiano invece di doversi accontentare di un Claudio Bonaccorsi in carne ed ossa ma versione in borghese. Il ‘Bomba’ infatti sembra intenzionato stavolta a non recitare i consueti assoli sul perimetro, anche se il personaggio in questione è troppo carismatico ed indimenticato per riuscire a resistere solo a bordo campo per 40’ filati. C’è da scommettere che alla fine qualche tripla la piazzerà anche lui.
Anche se a differenza della prima edizione, stavolta dovrà dividere i riflettori con un altro big d’oltreoceano come Raf Addison. Il ‘pittore’ infatti sbarcherà domani alle 12 al Galilei di Pisa (un’ora in ritardo rispetto al precedente itinerario, visto che farà scalo a Madrid). Molto probabilmente presenzierà già alla conferenza stampa di presentazione dell’evento in agenda alla sede del Coni di via Piemonte domani alle 17.30, naturalmente aperta a tutti gli appassionati, curiosi e nostalgici. C’è da giurare che saranno tanti, vista la prevendita che continua a scorrere fluida. A questo proposito c’è da dire che le autorità competenti hanno fissato in 2500 posti il limite (rigoroso) di capienza del PalaMacchia, quindi c’è il rischio che chi aspettasse l’ultimo momento potrebbe trovarsi costretto a restare fuori. I botteghini della biglietteria (se rimarranno ancora ticket disponibili) saranno aperti venerdì pomeriggio sin dalle 16 per evitare code e caos dell’ultimo minuto. Ma chi vuole passare un pomeriggio tuffandosi fra i ricordi è pregato di provvedere in tempo all’acquisto del biglietto.A.P.
(dal Tirreno del 28 maggio 2008)

domenica 25 maggio 2008

Derby, conto alla rovescia

Oltre mille biglietti già venduti, la temperatura dell’All star game nostalgia sta salendo. Per applaudire le selezioni di Libertas e Pallacanestro degli anni 1980-’90 il 30 maggio al PalaMacchia (inizio ore 18) ci sarà un grande pubblico. L’associazione onlus “Insieme per la vita”, che devolverà l’incasso ai reparti di oncologia infantile degli ospedali di Pisa e Livorno, sta mettendo a punti gli ultimi dettagli. Innanzitutto è stato attivato il consolato americano di Firenze per vedere se fosse possibile risolvere in extremis la questione-passaporto di Abdul Jeelani, fino a un mese fa sicuro al 100% e oggi invece bloccato da problemi legali. Di sicuro arriveranno il figlio Azim, il sindaco di Racine Gary Becker e l’assessore allo sport Donnie Snow, che la mattina del 30 saranno ricevuti in Comune dalle autorità livornesi.


Sembra che Jeelani, se non potrà venire, vorrebbe registrare un dvd per dimostrare comunque la sua partecipazione all’evento e il suo ringraziamento verso la nostra città. Dal fronte sportivo arriva qualche aggiustamento: Carlo Della Valle, play dei primi anni Rapident, ha telefonato a Giovannino Diana chiedendo di poter giocare nella PL e sarà accontentato, mentre Donadoni e Gelsomini non saranno presenti per impegni inderogabili. Confermatissima invece la presenza di Raf Addison, che ha chiesto all’amico Pucci (ex giocatore e oggi agente di viaggio) «solo un buon letto per far riposare le mie gambe».

Le due curve stanno organizzando le rispettive coreografie, mentre - come dicevamo - mille biglietti sono già stati venduti (300 alla Libertas, 700 all’Ipercoop), anche se i punti vendita sono presso altri bar e tabaccherie e c’è da prevedere che da qui a venerdì la febbre salirà ancora. L’inizio dell’evento alle 18 con il Memorial Gianluca Mantovani (due tempi di 15’), nell’intervallo un piccolo assaggio del derby minibasket Libertas-Pielle, poi intorno alle 19,30 toccherà ai giocatori che hanno fatto sognare generazioni di livornesi. (A.P.)

(dal Tirreno del 25 maggio 2008)

giovedì 22 maggio 2008

Jeelani, Livorno sempre nel cuore

LIVORNO. Diavolo di un Abdul. Riesci ad avere il suo numero a Racine (Wisconsin), lo trovi e lui risponde con la solita flemma: «Possiamo parlare fra due ore?». Okay, “mano di Maometto”. Il guaio è che due ore dopo il telefono squilla a vuoto e per ristabilire il contatto passano quattro giorni. Finalmente lo trovi a mezzanotte ora italiana e ti inonda di parole e di ricordi. «Scusami, ma sono appena tornato dal lavoro. La pensione? A 54 anni appena compiuti non mi posso permettere di andare in pensione, sono sempre un dipendente della Johnson Wax, l’industria che fa prodotti per pavimenti e che ha la sede principale nella mia città».
Il derby del cuore. «Una grande iniziativa, quella in programma il 30 maggio, quando mi hanno contattato ho detto sì al volo. Per rivedere Livorno, dove ho passato quattro anni bellissimi (dal 1981 al 1985) e dove ci sono tifosi speciali. Dentro di me conservo ricordi stupendi, quel periodo della mia vita non lo dimenticherò mai. Il guaio è che si è presentato un intoppo e fino a dicembre non posso riavere il passaporto...». Problemi legali, dice Abdul Jeelani con la solita voce profonda e lenta, la stessa di quando era un idolo della Libertas. L’organizzazione “Insieme per la Vita” si è subito messa in moto (quando un mese fa tutto sembrava a posto avevano già spedito in America i biglietti aerei per Jeelani, suo figlio Azim, l’assessore Donnie Snow e per il “major” di Racine, Gary Becker), cercando di arrivare al governatore del Wisconsin chiedendogli un lasciapassare speciale per questa ricorrenza. Anche l’assessore allo sport Attilio D’Alesio si è mosso con il suo pari ruolo della città di Racine, in queste ore le e-mail viaggiano come palline da ping pong, la febbre dell’attesa è alta. «Donnie Snow - prosegue il racconto di Jeelani - è un mio vecchio compagno ai tempi del college, siamo molto amici. Ha provato a fare un appello al governatore del Wisconsin e al sindaco Becker, ma per ora la situazione non si smuove. Peccato perché io ci tenevo tantissimo a venire...». Inutile provare a saperne di più sui problemi legali addotti da Abdul. Quelle sue pause inconfondibili durante la conversazione sono un invito a desistere e a rispettare la privacy.
Il presente. Erano sette-otto anni che ne avevamo perso le tracce, ma Abdul Jeelani non fa alcuna fatica a colmare il vuoto temporale. «Abito sempre a Racine, sul lago Michigan - dice - e nel frattempo sono diventato nonno: mio figlio Azim ora ha 35 anni e tre bambini, lavora alla UPS - l’azienda che consegna pacchi nel mondo - non è più fisioterapista a Evanston, Illinois, ma è tornato a Racine. Mia figlia Kareema invece ha 28 anni e anche lei tre eredi. In tutto sono quattro femmine e due maschi, un bell’impegno anche per me come nonno. Io lavoro sempre alla Johnson Wax e nel tempo libero insegno basket ai ragazzini sotto i dodici anni. Mi piacerebbe poter allenare un team alle scuole primarie, di giocatori under 17, comunque mi diverto anche così. Nel frattempo ho divorziato da Amina e due anni fa ho sposato un’altra donna, Colette. Gli hobby? Faccio il nonno, insegno minibasket e guardo in televisione tantissime partite, dai college alla Nba. Sono contento che il campionato dei professionisti abbia aperto le porte ai migliori giocatori di tutto il mondo, oggi si vedono veramente dei grandi atleti. Ai miei tempi gente come Meneghin, Marzorati e Antonello Riva sarebbe stata molto competitiva anche nella Nba, purtroppo quello era un discorso chiuso per i non americani».
I ricordi. Gli parli di Livorno e il rubinetto di Abdul Jeelani diventa una cascata: «Digitando su Google le parole basket e Livorno ho saputo che l’ingegner Boris e Giancarlo Primo sono morti, e mi dispiace molto. Anch’io nel 2004 ho perso la madre, un grande dolore. E i fratelli D’Alesio stanno sempre dentro il basket?». Gli rispondi che sono usciti dal giro e la voce di Abdul cambia tono. «Peccato, sono grandi persone e hanno fatto tanto. Una piazza come Livorno merita di avere dirigenti come loro». Ora poi abbiamo anche un palasport da ottomila posti...«Davvero? Bello, Livorno è una bellissima città sul mare e per il basket è una piazza storica, very special, che si meriterebbe una società forte. Bologna sarà anche la capitale di questo sport, però la Livorno che conoscevo io non era da meno. I tifosi di Livorno per me sono stati i migliori».
Gli ex compagni. Abdul Jeelani non dimentica: «Massimo Giusti lavora sempre in banca? E Fantozzi gioca ancora? E poi che fine ha fatto Mimmo Giroldi?». Avute le risposte continua a rivivere i frammenti della sua storia livornese. «Non sento Kevin Restani da una quindicina di anni, a quei tempi faceva l’allenatore in una high school di San Francisco». Esatto, è ancora così. «Io ho compiuto 54 anni a febbraio, ma il fisico risponde sempre, non mi lamento. Una cortesia: potrei avere un’altra copia del libro che celebrò il compleanno della Libertas?». L’appello è lanciato, se qualche collezionista avesse voglia di esaudire questo desiderio può farlo. Abdul Jeelani ha lasciato indirizzo e numero di telefono. Il suo legame con Livorno non si è spezzato. Non si è mai troppo lontani per non trovarsi.

Renzo Marmugi

(testo e foto: dal Tirreno del 22 maggio 2008)

mercoledì 21 maggio 2008

DERBY AMARCORD: Ci saranno Jeelani e Addison

LIVORNO. È partito il conto alla rovescia per il derby del cuore al PalaMacchia. Il 30 maggio è vicino e l’organizzazione di “Insieme per la vita” continua a lavorare a pieno regime per sistemare i dettagli dell’evento che riporterà sul parquet del PalaMacchia Abdul Jeelani, Raf Addison e i loro compagni dei meravigliosi anni del basket livornese. La prevendita viaggia spedita, il chiosco Livorno dell’Ipercoop in quattro giorni ha già polverizzato cinquecento biglietti e ne ha chiesti ancora per poter soddisfare le richieste dei cestofili e dei malati di nostalgia. Ma i punti vendita in città sono molti altri, tra i quali alcuni bar, tabaccherie e le sedi di Libertas, Meloria e Pielle.

Come antipasto dell’All star game fra Libertas e Pallacanestro sarà bello vedere anche il memorial Gianluca Mantovani, che il 30 maggio alle ore 18 introdurrà ufficialmente l’evento. In campo i giocatori delle classi 1969-70-71, amici e compagni di Gianluca, un ragazzo d’oro tragicamente scomparso in un incidente stradale quando gli si stavano aprendo le porte del successo. I suoi amici di vent’anni fa lo ricorderanno in questa partita tra prodotti delle scuole Don Bosco-Libertas e Pallacanestro-Giornalino.

Tornando al derby Libertas-PL da segnalare che Rafael Addison proprio ieri ha telefonato ad Alessio Bianchi, il motore dell’organizzazione, per confermargli la sua presenza. “Il pittore dei canestri” arriverà a Livorno alla vigilia, il 29 maggio, e lui stesso ha spazzato via i dubbi alimentati da chi lo voleva in forse. Addison si ricorda ancora tutti i nomi di quella fantastica Allibert: dal massaggiatore Paolo “Pappiana” Raffaelli a Mario Vigoni («ma è ancora presidente?», ha chiesto), fino a Giancarlo Sacco, che vuole riabbracciare e soprattutto ringraziare per averlo lanciato nel grande basket europeo.

Il 29 maggio alle 17,30 presso la sede del Coni in via Piemonte conferenza stampa con i sei coach dell’All star game (Cardaioli, Bucci e Suggi per la Libertas; Sacco, Di Vincenzo e Cianfrini sulla panchina PL) più il professor Vizzoni e altri esponenti dell’associazione onlus “Insieme per la vita”, che come l’anno scorso destinerà l’incasso ai reparti pediatrici degli ospedali di Livorno e Pisa per la cura e la ricerca delle leucemie infantili.

Tra i giocatori della Libertas la formazione è praticamente fatta: Fantozzi, Tonut, Jeelani, Giroldi, De Raffaele, Giusti, Mori, Forti, Pietrini, Rossi, Tedeschi, Ceccarini e (forse) Carera, mentre la Pallacanestro schiererà Addison, Aldi, Donadoni, Visigalli, Bonaccorsi, Albertazzi, Grasselli, Lanza, Minto, Dell’Agnello, Gelsomini, Silvestrin, Tosi, Burgalassi, Pucci, Creati, mentre Paolo Bianchi ha dovuto dare forfait per motivi di lavoro.

Memorial Mantovani. Queste invece le formazioni dell’antipasto all’All star game, che sarà valido come 2º memorial Renato Quaglierini. Don Bosco-Libertas: Pelletti, Barghigiani, Colò, Antonelli, Facchini, Bartoletti, Sabatini, Garzelli, Raffaele, Vadacca, Savi, Del Nista, Ciapini, Casini, Pancrazi. Coach: Savi e Vaiani. Pallacanestro-Giornalino: Coltelli, Ciardi, Di Sante, Filippi, Bernini, Curzi, Trusendi, De Simone, Mori, Caroti, Orsini, Tripodi, Petracchi, Menciassi. Coach: Cianfrini e Vortici. (A.P.)


(dal Tirreno del 21 maggio 2008)

venerdì 16 maggio 2008

Video amarcord: Binion e Fantozzi

Continuiamo il viaggio tra i video del passato. Ecco un altro piccolissimo pezzo dello speciale GranducatoTv: capitan Fantozzi e Joe Binion. E' un po' tagliato con l'accetta, ma di meglio non si può fare. Continuate a segnalarci vecchi video in rete o a mandateceli a ircanestroerabono@hotmail.it

mercoledì 14 maggio 2008

I protagonisti della stagione della promozione

I profili dei protagonisti della stagione della promozione dal sito Libertas e dal Tirreno (in corsivo)

Head Coach Marco Mori: E' doveroso iniziare la carrellata dal capo allenatore. Non era facile sostituirsi in panchina ad un monumento come Alessandro Fantozzi. Si è rivelato davvero molto bravo tatticamente e sopratutto è riuscito a trasmettere ai ragazzi tutto il suo ardore agonistico e la voglia di non arrendersi mai. Ha puntato sempre sullo spirito di gruppo, pur concedendo sempre spazio alle iniziative personali dei giocatori di maggior talento. Dicono che un allenatore può incidere al massimo per un 20% sul risultato finale. Questa volta crediamo che la percentuale di merito sia abbondantemente superiore.

Coglie a 45 anni la sua seconda promozione dalla C2 alla C1 (la prima fu con Rosignano) ma ha avuto esperienze da capo allenatore anche a livello di B2. Chiamato a raccogliere l’eredità di Fantozzi, compito ancora più difficile in un ambiente dove la nostalgia trasuda perfino dai muri e si ascolta financo nelle note della musica post partita, ha velocemente mandato in dissolvenza il ricordo dell’illustre predecessore che pure nella stagione scorsa era arrivato a giocarsi la finalissima per la promozione. Ha dato alla squadra un’anima ancor più guerriera della precedente riuscendo a spremere da ogni singolo giocatore il massimo del disponibile nonostante non abbia fatto sconti a nessuno, neanche sotto il profilo del tono della voce. Se mai c’è stata una promozione che porta con sé la firma dell’allenatore, questa lo è. La carta d’identità di Bellavista e Mori e qualche infortunio capitato qua e là nel corso dell’annata non hanno privato di lavoro il preparatore atletico Silvio Laudani, il fisioterapista Nicola Parigi e il medico sociale Andrea Tessarolo, anche loro pedine decisive della promozione.

Assistant Coach Stefano Malandra : Grande amico e consigliere di tutti i ragazzi. Conoscitore degli schemi e dei giocatori delle squadre avversarie, non ha mai fatto mancare il suo supporto al capo allenatore. Una figura importante nello scacchiere gialloblù.

Fedele compagno di viaggio di Marco Mori, osservatore attente di squadre e schemi avversari, consigliere e amico dei giocatori, insostituibile nei rapporti con gli organi di informazione.

#5 Francesco Sidoti (1985, 1,90 ala): L'autentica rivelazione della squadra. Impiegato quasi sempre da falso lungo, è stato quasi sempre determinante. Grande carattere abbinato ad una buona tecnica (lo si ricorda a livello giovanile come un tiratore sopraffino) e ottimo rimbalzista. Un rebus per le difese avversarie. Rendimento costantemente elevato per l'intera stagione. Un vero protagonista.

La vera rivelazione della stagione, molto di una semplice addizione. Proveniente da una retrocessione a Rosignano, è diventato protagonista dopo un brevissimo rodaggio, sfruttando la sua capacità di giocare anche da falso lungo, troppo potente per essere marcatoi da una guardia nell’area colorata. Rimbalzista eccezionale nonostante un’altezza da guardia, combattente nato, moltissime volte in doppia doppia di punti e rimbalzi.

#8 Alessandro Mori (1962, 1,98, ala/pivot). Il Capitano, riconosciuto da tutti e sotto tutti i punti di vista. 25 minuti di media sul parquet nel girone di andata per uno della classe 1962 non è cosa da tutti i giorni. Diverse le prestazioni determinanti ed un costante contributo di esperienza e saggezza. Poi un girone di ritorno caratterizzato da guai fisici che lo hanno costretto spesso in tribuna, anche se in alcune occasioni (vedi la fondamentale vittoria esterna di Bottegone) la sua performance è risultata decisiva. Non è vero che le bandiere non esistono più.

Alle soglie dei 46 (!) anni, finchè le caviglie hanno acconsentito ha dato un insostituibile contributo in campo mettendo carisma ed esperienza a servizio della squadra, a volte riuscendo anche a pungere col suo piazzato frontale. Sul finire di stagione, con un arto ormai devastato, si è trasferito dietro la panchina dispensando consigli e saggezza. Unico.

#9 Federico Bernini (1988, 1,92 ala). : Un ragazzo dell'88 cresciuto nel vivaio gialloblù. Ha incarnato alla perfezione lo spirito del coach. Un combattente nato che si è trovato spesso a marcare lunghi avversari dall'altezza e dal peso superiore. Grazie alle considerevoli qualità atletiche ed al suo tempismo non ha mai sfigurato anzi spesso ha sovrastato gli avversari giocando sempre in anticipo e recuperando un infinità di palloni. Encomiabile.

Forte fisicamente, è uno dei prodotti del vivaio. Potente di gambe, per questo buon rimbalzista specie d’attacco, difensore tosto, ha dato un buon contributo ogni volta che è stato chiamato in campo.

#10 Jacopo Tonietti (1981, 1,94 ala).: Già protagonista della promozione dalla serie D alla C2 è tornato dopo un anno in C1 a Siena. Tiratore dalla media pressoché infallibile è risultato spesso protagonista in diverse vittorie gialloblù. Vogliamo ricordare ad esempio una sua "partita perfetta" contro una big come San Miniato (11 su 11 al tiro + 3 su 3 dalla lunetta). Fisico atletico ha concluso la stagione con ottime percentuali.

Proveniente dalla C1 di Cus Siena, mano vellutata dalla media, ha firmato in un paio di occasioni la partita perfetta, risultando alla fine il miglior percentualista della squadra. Rapporto non di rado dialettico con il coach, per un’attitudine difensiva da molti ritenuta non esemplare, è comunque uno degli artefici principali della promozione.

#11 Filippo Fava (1988, 1,88 play).: Un altro prodotto del florido vivaio libertassino ed un altro bravissimo ragazzo (collabora efficacemente anche come istruttore nel settore Minibasket). Play dalle notevoli potenzialità tecniche è risultato in diverse occasioni utilissimo per le sue doti di sfrontatezza. Notevole velocità di esecuzione in penetrazione ed un buon tiro dalla lunga le sue qualità migliori. Ha portato il suo mattone alla nobile causa.

“Nipote d’arte”, lo zio è certo Alessandro Fantozzi che, oltre a parte del suo talento gli ha trasmesso quantomeno sfrontatezza e capacità di prendersi responsabilità in momenti anche cruciali delle partite. Determinante nella recente vittoria interna con Calenzano, senza la quale tutto sarebbe finito a donne di facili costumi.

#12 Jacopo Stolfi (1985, 1,89 guardia).: Giù il cappello. Stagione di grande spessore con la ciliegina del titolo di miglior realizzatore del campionato. Migliorato enormemente anche sul piano difensivo (si è spesso trovato a marcare egregiamente le più pericolose guardie avversarie) è stato il "martello" della squadra. Ottimo realizzatore dai 6,25 mt e buon penetratore ha risolto molte gare grazie alle sue buonissime percentuali di tiro. Si tratta di un giocatore di categoria superiore.

Il principale riferimento offensivo. Ha tenuto medie realizzative elevatissime (oltre 20 pt. a partita) che ne hanno fatto uno dei primi bomber della categoria. Capace di “trance” agonistiche impressionanti, abile nel procurarsi falli cercando il contatto, tiratore di striscia, difensore non disprezzabile, deve forse imparare a selezionare meglio i suoi tiri ma è potenzialmente in grado di giocare anche in categorie superiori alla stessa C1.

#13 Simone Cascavilla (1979, 1,87 play). : L'indiscusso regista della squadra. Non è certamente un caso se le migliori prestazioni di squadra (e sono state numerose) si sono concretizzate quando Simone è salito in cattedra, dirigendo a bacchetta l'intera orchestra. Amante del gioco in transizione spesso si è assunto la responsabilità di concludere le azioni di attacco, con risultati più che soddisfacenti. Indispensabile.

Il metronomo della squadra, la ha accompagnata nei suoi momenti migliori dall’alto di un talento cristallino, dettando i ritmi ma non disdegnando di prendersi responsabilità offensive importanti, a dispetto di chi lo ha a volte dipinto come giocatore emotivo. Ottimo penetratore, specie quando riesce a prendersi la linea di fondo, ha finito la stagione dopo aver superato qualche problema fisico.

#14 Dario Bertocci (1981, 2,05 centro). : Prima parte di stagione spesa nella difficile riabilitazione post operatoria. Lento il recupero ma quando è entrato in scena ha fornito il suo importante contributo sotto le plance. Giocatore dalle enormi potenzialità che sicuramente risulterà molto utile nella prossima stagione.

Stagione segnata da un lungo infortunio, solo nel finale di stagione ha mostrato sprazzi di tutte le potenzialità che anni fa ne avevano fatto una delle promesse più interessanti dell’intero vivaio livornese. Centro puro, ama giocare vicino a canestro, giocatore verticale, merita una chanche ulteriore in una stagione libera da condizionamenti fisici.

#15 Carlo Bellavista (1968, 1,98 ala).: L'altro grande veterano del gruppo. Superato il breve periodo di ambientamento iniziale ha cominciato a macinare gioco e punti con una continuità incredibile. Pur sforzandoci, non ci ricordiamo una partita sottotono. Elemento imprescindibile per il gioco di squadra impostato da coach Mori La squadra si sempre è affidata a lui nei momenti di difficoltà e Carlo ha sempre risposto presente. Una garanzia, anche per la prossima stagione.

La vita (ri)comincia a quarant’anni. Forte di questo slogan trito e ritrito, il “Finanziere” aggiunge un’altra soddisfazione a una carriera prestigiosa, Valore aggiunto del mercato estivo, ha carburato in poche giornate e da quel momento non ha praticamente fallito più una partita, anche se sul finire di stagione ha dovuto fare i conti con qualche acciacco. Insostituibile nell’economia della squadra il suo tiro da 3 nel penetra e scarica, ma anche a rimbalzo non ha lesinato numeri importanti.

#18 Andrea Capobianchi (1987 1,82 play). : Ancora un boy (classe '88) che proviene dalle giovanili. Ragazzo dal forte temperamento, dotato di un'aggressività unica che lo porta in partita a recuperare molte palle vaganti. Ieri gli si leggeva in viso la commozione per il risultato raggiunto. Grande.

Ha dato consistenza agli allenamenti, facendosi trovare pronto quando il coach ha avuto bisogno di lui nelle rotazioni. Play d’ordine, aggressivo in difesa, ha ampi margini di miglioramento.

#19 Andrea Scarlatti (1986, 1,92 guardia): Trovatosi chiuso nel ruolo di guardia ha sofferto un po' lo scarso minutaggio concesso, ma da bravissimo ed intelligente ragazzo qual'è non ha mai protestato nè mollato nell'impegno. Si è sempre fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa. Ricordiamo alcune notevoli prestazioni difensive su temuti cecchini avversari e con piacere "la tripla della staffa" nel finale di gara della vittoria esterna di San Miniato, tappa fondamentale dell'esaltante cammino gialloblù.

Un po’ sacrificato nel minutaggio dalla presenza nel suo ruolo di due realizzatori principi come Stolfi e Tonietti, è riuscito tuttavia a dare contributi mportanti nel corso della stagione. Probabilmente il miglior difensore puro della squadra, resta memorabile una sua prestazione difensiva contro l’argentino Zanassi nella vittoria su Venturina nel girone d’andata. Buon tiro da tre, ottimo contropiedista.

Gli altri. Hanno fatto apparizioni anche Samuele Bolognesi, 1988, guardia e Eugenio Aspidi, 1990, 1,96, ala.

sabato 10 maggio 2008

"CHI NON SALTA E' PIELLINO" !!!! LIbertas in C1, PL sotto i tombini

Continuiamo a proporre i video della promozione libertas! Ora è la volta di "Chi non salta è un piellino"!! Facciamo uno striscione il 30 maggio per questi ragazzi: l'attenzione e il calore dei libertassini deve essere ora concentrato tutto su di loro!
Poi va bene Fantozzi, Tonut, Alexis, ecc......il presente però ora sono loro, ed è grazie a loro se adesso torniamo davvero a sognare!
Credo che il derby del 30 maggio sarà un evento anche "simbolico": la vecchia gloriosa Libertas consegna il "testimone" alla nuova Libertas.......
Grazie ragazzi!

mercoledì 7 maggio 2008

VIDEO AMARCORD: semifinale con la Knorr 1989

Il 7 maggio 1989 cominciava la prima semifinale con la Knorr.
In questo video da lucciconi il finale del +26 della terza partita.
In questo clima di festa (e con la carmen in sottofondo) ci sta di lusso.


(Tratto dallo speciale di Granducato Tv sul ritorno di Fantozzi a Livorno nel 1995 con spezzoni dello speciale sulla stagione 1988-89)

L'USCITA DAL CAMPO DI CASCAVILLA: Applausi per Simo.

Grande Simone, un esempio dentro e fuori dal campo!

PS: Si sconsiglia la visione della parte finale del filmato a chi soffre di mal di mare (al limite, prendetevi un travelgum!!!!). Alla grazia della CNN.......!!!!!!

martedì 6 maggio 2008

IL TRIONFO SULLE NOTE DELLA CARMEN!!!

Una delle cose più emozionanti: le note della Carmen di Bizet che, come nei formidabili anni passati, accompagnano i trionfi dei gialloblu!

PS: Il tirreno ha scritto stamani che è possibile vedere sul suo sito il filmato del trionfo Libertas..."Su internet. Le foto e il video della promozione Libertas in C1 si possono vedere sul sito internet del Tirreno alla sezione Livorno. (effepi)".
Come se fosse opera loro.......!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Quel filmato è stato caricato da noi su YouTube (ce l'abbiamo anche scritto "from ircanestroerabono"). Ci sarebbe piaciuto che l'autore dell'articolo (il competente Parducci) avesse magari scritto (o sul giornale, o sul sito!) che quel video era stato realizzato dai tifosi de "ircanestroerabono" (noi mettiamo sempre sul nostro blog parecchi articoli da "Il Tirreno", ma scriviamo sempre la fonte!!!), e non soltanto un generico "caricato da YouTube"!!
E invece niente.........!!!
Nessun problema. Mi rammarico soltanto per la caduta di stile (oltretutto Parducci conosce bene il nostro blog, tanto che circa un anno fa lo citò anche in un suo bell'articolo su Superbasket!! e per questo non smetteremo mai di ringraziarlo!!!)!
Ma tanto da un piellino cosa ti vuoi aspettare....!!! ;-) (si ruzza eh..?!!)
Ora e sempre, forza libertas!!

Ecco il video del trionfo con la Carmen in sottofondo...da brividi!

Il taglio della retina. FOTO PROMOZIONE

Sul Sito del Tirreno trovate altre foto della magica serata della promozione.

Cliccate qui. (foto Laura Lezza/Pentafoto)

domenica 4 maggio 2008

GLI ULTIMI SECONDI...PRIMA DEL PARADISO!!!

STIAMO TORNANDO GRANDI!!!







86-58: ed è serie C1!!!!!!!!




Trionfo della Libertas! più 28: ed è il paradiso!!! Tonietti grande! Sidoti è stato fondamentale nei momenti decisivi, Cascavilla classe e grinta come sempre!!

Ragazzi, siamo in C1!!!

NOI C1 SIAMO!!!! VOI DOVE SIETE?

Ad un anno dalla sconfitta nella finale dei play off 2006-07 la Libertas Livorno si riscatta ampiamente vincendo il campionato. La società gialloblù tornerà così a disputare, nella prossima stagione e dopo molti anni un campionato a livello nazionale.

Libertas Livorno - Pall.Piombino = 86 - 58 (19 - 13) (40 - 27) (61 - 48)

Libertas : Sidoti 21, Tonietti 7, Stolfi 11, Bernini, Fava 7, Cascavilla 10, Bellavista 17, Bertocci 8, Scarlatti 2, Capobianchi 3.

15ª GIORNATA - GIRONE DI RITORNO
Basket Venturina - Bottegone Basket 70 - 56
Synergy Basket Valdarno - Chiesina Basket 72 - 80
A.Dil. Liburnia Basket - Basket Golfo Piombino 86 - 58
CMB Valbisenzio Vaiano - Pallacanestro Calenzano 53 - 61
Etrusca San Miniato - U.S. Dil. Livorno Basket 72 - 91
Gorarella Grosseto - Usic Certaldo 49 - 59
Nuovo Basket Altopascio - Laurenziana Firenze 71 - 54
Pall. Audax Carrara - Pallacanestro Agliana 2000 92 - 90

CLASSIFICA
1ª A.DIL. LIBURNIA BASKET 48
2ª USIC CERTALDO 46
3ª U.S. DIL. LIVORNO BASKET 42
4ª ETRUSCA SAN MINIATO 40
5ª BOTTEGONE S. ANGELO 38
6ª A.S. LAURENZIANA BASKET 36
7ª BASKET GOLFO PIOMBINO 36
8ª A.D. BASKET VENTURINA 30
9ª NUOVO BASKET ALTOPASCIO 28
10ª CHIESINA BASKET 28
11ª CMB VALBISENZIO VAIANO 22
12ª A.S. DIL. PALL. AGLIANA 2000 20
13ª GORARELLA GROSSETO 20
14ª A.S.D. PALL. CALENZANO 18
15ª SYNERGY BASKET VALDARNO 14
16ª PALL. AUDAX CARRARA 14

2395 punti fatti / 79,83 di media - Miglior attacco del campionato: A.DIL. LIBURNIA BASKET1872 punti subiti / 62,40 di media - Miglior difesa del campionato: USIC CERTALDO289 punti / 9,63 di media - Miglior differenza canestri: USIC CERTALDO1817 punti

fatti / 60,57 di media - Peggior attacco del campionato: A.S.D. PALL. CALENZANO2267 punti subiti / 75,57 di media - Peggior difesa del campionato: A.S. DIL. PALL. AGLIANA 2000-277 punti / -9,23 di media - Peggior differenza canestri: PALL. AUDAX CARRARAA.DIL.

LIBURNIA BASKET - PROMOSSA IN SERIE C1

PALL. AUDAX CARRARA - RETROCESSA IN SERIE D

(da basketcafé)

sabato 3 maggio 2008

L'ultimo ostacolo

LIVORNO. Tutto in una domenica. Ultimo atto di C2, domani sera sapremo tutto. A parte la già certificata retrocessione di Carrara, ogni partita metterà in palio qualcosa, dalla promozione diretta ad un posto migliore nella griglia playoff, dalla salvezza anticipata ad una posizione più favorevole nei playout. Partite tutte in contemporanea (ci mancherebbe) con inizio alle 18. Lasciando a dopo il discorso sulle livornesi e loro avversarie, gioca per acciuffare l’ultimo posto playoff Altopascio (a Firenze, contro una Laurenziana già tranquilla), così come ormai non può fare molto di più Venturina che ospita Bottegone. Valbisenzio è ormai salva e Calenzano ormai certa dei playout. Più interessante Valdarno-Chiesina. Gli ospiti contendono ad Altopascio l’ultimo posto utile per la griglia promozione e Gorarella-Certaldo vale salvezza anticipata per i padroni di casa e ultime speranze di promozione per gli ospiti.


Qui Libertas. «Ci siamo allenati anche il primo maggio, giusto per non lasciare niente al caso». A parlare è ancora l’assistant coach Stefano Malandra. «Poi cena di gruppo venerdì sera, per stare tutti insieme a preparare la grande impresa». Arriva Piombino e la Gemini sarà un catino ribollente di attesa, passione ed entusiamo. A proposito, chi vorrà andare al mare arrotoli presto l’asciugamano: è largamente ipotizzabile che almeno un’ora prima dell’inizio della partita non ci sarà più posto per uno spillo. Avvertiti. Tutti idonei agli ordini di coach Mori, con l’altro Mori, Alessandro, che farà l’undicesimo. Piombino non starà a guardare, almeno all’inizio. Ha ancora una teorica possibilità di quinto posto, l’ultimo utile per giocare il primo turno di playoff con l’eventuale bella in casa: dipenderà da quello che faranno Bottegone e Laurenziana, dovrebbero perdere entrambe perchè i ragazzi di Martini possano centrare questo obiettivo. In ogni caso sarà bene non aspettarsi regali e giocare la propria partita con calma, limitando il più possibile l’argentino Pablo Crudeli (32 punti su 68 totali della squadra una settimana fa) ma tenendo ben conto che è difficile che un giocatore possa vincere da solo una partita, mentre la Libertas sa mettere spesso e volentieri 5 e anche 6 uomini in doppa cifra.

(dal Tirreno del 3 maggio 2008)

Sua Maestà. Il più grande di tutti.

Sua Maestà. Il più grande di tutti.

Una squadra magica!

Una squadra magica!

Indimenticabili!

Indimenticabili!

Sbandati! Il grande tifo gialloblù!

Sbandati! Il grande tifo gialloblù!